Cenni
storici
Il
Locusta fu una macchina veramente interessante,anche se non
andò mai al di là dello stadio di prototipo. Concepito
inizialmente come esploratore leggero, il progetto di Anton
Muñoz Queirolo nel corso delle prove di valutazione dei
prototipi realizzati, si rivelò un eccezionale mezzo
d'assalto, dall'architettura inconsueta e dall'agilità
di un insetto.
L'incredibile velocità raggiunta nelle prove di comparazione
con un Fedayn e un Krieger catturato, unita alla sua capacità
unica nel suo genere di saltare letteralmente gli ostacoli (da
quì il singolare nome da battaglia attribuitogli) ne
fecero una figura di spicco nella storia dei mezzi corazzati
in genere e dei mezzi d'assalto in particolare. Pur essendo
però una macchina così rivoluzionaria, non riuscì
a mutare di una virgola il corso degli ultimi convulsi giorni
di guerra, per una serie di ragioni inconciliabili come la scarsa
preparazione degli equipaggi, la mancanza di carburante e il
numero troppo esiguo di esemplari.
Costruito in soli sei prototipi di preserie, prese parte alle
ultime disperate operazioni di disturbo in prima linea per coprire
la ritirata delle truppe ribelli quando tutto ciò che
poteva muoversi e combattere fu gettato nella mischia.
Non risulta che attualmente esista un esemplare completo e funzionante.
L'unico Locusta di cui si può intuire la peculiare architettura
e la potenzialità è un relitto in pessime condizioni
recuperato alcuni anni dopo la fine del conflitto in un crepaccio
di Lhoti II, teatro dell'ultima resistenza delle truppe di Haalbock.
Dalle cifre identificative parrebbe l'esemplare numero 4, disperso
il penultimo giorno di guerra (vedi disegno in alto).
Cenni
sul modello
Il
Locusta è l'unico modello che abbia costruito di cui
non ho una foto e che se non ne costruirò un altro non
ne avrò mai. Il prototipo infatti era stato realizzato
come regalo e purtroppo è andato distrutto qualche tempo
dopo. Aveva comunque evidenziato una certa fragilità
strutturale e in ogni caso per avere almeno un altro esemplare
dovrò per forza di cose modificarne alcuni particolari,
come ad esempio la struttura delle zampe e l'inserto nei 16
piedi che ne caratterizzano le grandi ruote basculanti. Comunque
nell'insieme era un gran bel modello, sicuramente uno dei più
bizzarri e creativi che abbia mai fatto!! :-))
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