Cenni
storici
Il
Blunderbuss nacque da un progetto di Nuno Campbell come semplice
racer: le gare da disputare in assenza di gravità verso
la fine del 1905 erano infatti molto popolari ed alcuni costruttori
come la Beckem&Beckem, la Haginoki Gazemi e la R.B.A.F. di
Dubai monopolizzavano il mercato con macchine dai nomi esotici
e dalle livree sgargianti.
Fu verso l'inizio del 1908 che Campbell disegnò quello
che sarebbe diventato il Blunderbuss, partendo dal propulsore:
un motore a combustibile solido di grande potenza e di facile
manutenzione che egli stesso contribuì a sviluppare. Si
trattava del B&B Crotal, attorno al quale dimenticando volutamente
le linee essenziali ed eleganti dei concorrenti, costruì
il proprio racer.
Al campionato Oceanico del 1909 il Blunderbuss, che allora era
denominato semplicemente Crotal, sbaragliò la concorrenza
e si impose soprattutto nella pratica del duello sportivo: questa
era una specialità che non aveva avuto fino ad allora un
dominatore assoluto e si svolgeva in particolari anelli toroidali
dal diametro di alcuni chilometri posti in orbita attorno ai principali
pianeti della Fratellanza. In pratica due o più veicoli
partivano in direzioni opposte e si incontravano alla massima
velocità dalla parte opposta dell'anello, dove era presente
un giudice e il pubblico pagante.
Ben presto questa particolare disciplina sportiva molto pericolosa
(l'abilità era nel colpire l'avversario con un raggio a
basso potenziale in un particolare punto della fusoliera che accendeva
una batteria di retrorazzi che ne arrestavano la corsa in brevissimo
tempo) fu vietata e concessa solo e con mezzi superiori in armamento
e protezione, ai Cavalieri del Cosmodrome, che la utilizzarono
per regolare le loro dispute e per eleggere il nuovo Monarca.
Al momento dell'inizio delle ostilità erano presenti molti
XB49 in tutto lo spazio conosciuto e fecero la loro parte, soprattutto
ad opera dei ribelli ed in particolare di Ziro Haalbock, che lo
utilizzò proficuamente fra gli asteroidi orbitali di Eea,
risultando praticamente invincibile.
Quando la contesa si spostò sui pianeti ribelli, l'attivitò
dei Blunderbuss ("trombone", così chiamati
a causa del loro armamento spesso eterogeneo e a volte esagerato)
subì un deciso calo per spegnersi del tutto a cominciare dall'ultimo
anno di guerra, quando divennero protagonisti i caccia atmosferici.
Un esemplare perfettamente restaurato ma disarmato è in
mostra al Museo Imperiale di Gargoon dipinto con i colori araldici
di Haalbock.
Cenni
sul modello
Il
Blunderbuss è stato in assoluto il primo modello in cartoncino
che abbia realizzato, quando ancora non sapevo che un giorno li
avrei addirittura disegnati sul computer ed è
nato pezzo su pezzo, senza un disegno preciso. Inoltre avevo deciso
di fare un oggetto assolutamente inedito e la sua linea decisamente
asimmetrica mi ha dato per lungo tempo l'illusione di avere creato
una cosa davvero insolita...Fino a quando non ho comprato un libro
molto interessante purtroppo solo in inglese sui modelli utilizzati
per la realizzazione dei vari film della saga di Guerre stellari...("The
Star Wars Archives",di Mark Cotta Vaz & Shinji Hata,
edizioni Virgin)
Giuro che non ho copiato volutamente il B-Wing Fighter!!!!!! Certo
che fare un qualcosa che Lucas e compagnia non abbiano mai pensato
è durissima,eh? :-)