Cenni
storici
Quando la contesa si spostò definitivamente sui pianeti ribelli
e cominciarono a fare la loro comparsa le grandi navi da combattimento
classe Zalo, le famose Steppenschiff, si provvide in qualche modo a
mettere in produzione un tipo di carro capace di contrastarle. Non fu
un compito difficile, in quanto fra le truppe ribelli non esisteva un
mezzo altrettanto grande delle Steppenschiff e la Thjssen, in quanto
vincitrice della gara d'appalto per la fornitura di un simile mezzo,
potè sviluppare il suo Salamander in tutta tranquillità.
Dopo alcuni mesi di studii, vide la luce il primo prototipo di questa
singolare macchina: montava gli stessi motori dello Sterilizer, ma essendo
molto più pesante non fu mai molto veloce. Di architettura più
tradizionale, era una specie di capsula corazzata che racchiudeva oltre
al pilota, il navigatore e il silurista, i motori e l'armamento secondario,
che consisteva in una coppia di cannoni laser ad alta intensità
piazzati nella parte anteriore del mezzo e di un cannone multiplo a
9 canne Kroopp. Fra le ruote era poi posto il siluro, già in
dotazione alle Steppenschiff. Ovviamente mai utilizzato contro mezzi
semoventi, fu impiegato nella prima fase della Battaglia di Eea assieme
agli Sterilizer, ma dopo un iniziale e ingannevole successo, incontrò
tante e gravi difficoltà da essere ritirato dal teatro. Il suo
utilizzo come semplice carro pesante infatti non fu soddisfacente. Anzi,
ritenuto pericoloso dagli equipaggi in quanto troppo lento, una volta
sostituito non fu mai reimpiegato su nessun altro fronte. Un esemplare
in buono stato è tutt'ora visibile presso il Museo Imperiale
di Gargoon, su Thalo IV.
Cenni
sul modello
Il
Salamander è un modello nato bene e costruito ancor meglio. Nato
per rappresentare un mezzo di grandissima potenza ma scarsa agilità,
con la sua massa imponente e massiccia ha raggiunto il suo scopo direi
in modo esemplare, anche se anche questo non è uno dei miei modelli
preferiti. Stampato su fogli di due tonalità diverse di azzurro,
a differenza del Fedayn presenta una mimetizzazione ispirata a quella
delle grandi navi della Regia Marina Italiana della seconda guerra mondiale
di cui riprende le grandi macchie geometriche dalle molteplici cuspidi,
qui virate tutte su tonalità di azzurro e celeste. La genesi
di questo modello ha seguìto quella inventata del semovente che
rappresenta, in quanto è stato disegnato intorno al Thjssen Torpedo.
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