Cenni
storici
Verso
la fine del conflitto della Grande Fuga, (1914/19), la lotta
si spostò in modo permanente sui pianeti ribelli, che
opposero una resistenza sistematica e determinata. Le forze
di Haalbock, praticamente cancellate dai cieli dalla Kriegsmarine,
si concentrarono nella difesa del territorio, organizzando
la resistenza finale nella foresta pietrificata di Eea.
Visto che i ripetuti attacchi della Kriegsmarine non sortivano
l’effetto desiderato, l’Alto Comando della Fratellanza
decise una offensiva planetaria con l’invio di un ingente
corpo d’invasione territoriale. L’8 novembre 1918,
alle 02,00, ora di Eea, iniziò l’operazione conosciuta
col raggelante nome di “Sterilizzazione”.
La parte principale fu affidata per la prima volta ad un
particolare mezzo meccanico che fino a quel momento non
era stato ancora utilizzato se non in piccole operazioni
periferiche: stiamo parlando del famoso Kroopp Sterilizer,
un veloce semovente pesantemente armato e corazzato, che
in azioni congiunte con un certo numero di Kroopp Kargozer
(versione trasporto truppe) e i Sonderkommando Stolen e
Nemecek , costituiti da DO 55 e CL II Raven, ebbero ragione
dopo furiosi combattimenti, della suicida resistenza ribelle.
Lo Sterilizer era una macchina dal disegno inconsueto: pur
essendo un mezzo blindato destinato ad operare in terreni
accidentati, non era munito di cingoli ma di due grosse ruote
munite di otto “zampe” retrattili ciascuna, che
mantenevano lo scafo, grazie ad un sistema giroscopico, ad
altezza e assetto costante da terra. Progettato come carro
da steppa, si dimostrò particolarmente efficace anche
negli stretti canyon di Eea, dove l’agilità è
il requisito principale richiesto ad un mezzo da combattimento.
L’armamento, pesante, costituito da due cannoni multipli
a nove canne ciascuno, i famosi “organi di Zalo”
prodotti apposta per lo Sterilizer dalla stessa Kroopp,
era fissato rigidamente allo scafo all’esterno delle
due ruote e il puntamento dell’obiettivo era svolto
dall’azione veloce e contrapposta delle due ruote
e delle zampe. Lo stesso dicasi per l’alzo. Lo Sterilizer
era dotato di due motori principali Göebel Goe rotativi
da 16.000 cavalli e raggiungeva velocità notevoli,
intorno ai 170 Km/h. Particolarmente innovativa la tecnica
di virata in piena velocità, con la ruota interna
alla curva che automaticamente diminuiva il proprio diametro
consentendo la massima tenuta di strada evitando di rallentare
eccessivamente. Completamente corazzato in materiale composito
e leggero, usufruiva di un sistema tutt’ora coperto
da segreto militare, che lo racchiudeva in una specie di
capsula protettiva al plasma in grado di deflettere i colpi
anche di una certa consistenza. Lo Sterilizer è tutt’ora
in servizio attivo in tutto il Sistema.
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