SCHEDA TECNICA

Veicolo: Vulcania Tabarca VT N Wotan
Costruttore: Fonderie Vulcania Tabarca
Tipo: bombardamento strategico
Anno: 1919
Fazione: Blocco Ribelle
Motore: 4 Remerix R 109 V
Lunghezza max: _
Larghezza: 32 m
Altezza max: _
Peso: _
Velocità massima: km/h 600
Autonomia: 6800 km
Armamento: cinque cannoni binati da 30 mm Vulcania
Equipaggio: 2 persona
Scala del modello: 1/40


Cenni storici

Il progetto Wotan nacque negli ultimi mesi del conflitto, quando, con le forze di Stolen già in quantità sul proprio territorio, il Blocco Ribelle nella persona del proprio comandante, Hami Boren, decise di forzare i tempi e di infliggere al nemico più danni possibili per costringerlo ad una pace onorevole. Ciò sarebbe stato realistico solo utilizzando armi a lunghissima gittata, che a quel momento non erano a disposizione della Difesa territoriale nè tantomeno dell'aeronautica Ribelle. Il Ministero della Difesa bandì così un concorso, al quale parteciparono tutte le industrie aeronautiche rimaste libere, ma la Reg.BAF si ritirò immediatamente, lasciando così le sole Vulcania e la Beckem & Beckem a presentare i propri elaborati. Il progetto Vulcania fu valutato il più realisticamente fattibile, in quanto utilizzava parti già in produzione, a cominciare dai motori per finire su parti delle fusoliere e sistemi di guida. Tale progetto, inizialmente indicato come Rakete Bomber, prevedeva l'utilizzo di due fusoliere di Rakete e di quattro Remerix 109R accoppiati a due a due, che avrebbero trovato alloggio nelle medesime opportunamente allungate. L'indisponibilità di hangar corazzati abbastanza estesi per contenere un progetto di così grandi dimensioni fece cambiare radicalmente il progetto, e dalla penna dello stesso team progettista del Golem uscì il progetto definititivo del Wotan. Si trattava di una grande ala volante di grande estensione e di ridotta corda, in modo tale da poter essere ricoverata in piccoli hangar scavati nella roccia dall'apertura stretta e dalla grande profondità e dalla linea discretamente pulita, che gli permise di raggiungere velocità proprie dei caccia conservando una discreta capacità di carico bellico e una lunga autonomia. Spinto da quattro Remerix V di minore profilo rispetto ai più collaudati R e dotato di cinque torrette difensive, armate con cannoni binati da 30 mm tre delle quali potevano essere utilizzate anche come armi fisse in caccia, il Wotan sarebbe stato un pessimo cliente per la caccia della Fratellanza se solo la disastrata industria Ribelle fosse riuscita a mettere su una seppur minima produzione. Invece furono costruiti solo due esemplari di Wotan, il primo dei quali andò distrutto in un atterraggio di fortuna durante le prove di valutazione, dopo che l'apparecchio era incappato in uno stormo di volatili che ne avevano bloccato due motori. Il secondo invece pare aver preso parte a quella che secondo alcuni fu la missione che fece finire la guerra e che per altri invece non avvenne affatto: stiamo parlando della famosa Operazione Asgaard.

L'Operazione Asgaard

Secondo alcune fonti di intelligence all'alba del 12 maggio 1919 una formazione mista di Morgaan e Krabbe di scorta all'unico Wotan costruito riuscì ad infrangere la stretta sorveglianza aerea intorno all'aeroporto di Heer , ex base ribelle occupata volando rasente il terreno e a bombardarne la pista d'atterraggio, proprio mentre il Doomsday personale di Hukyo Zalo stava effettuando delle prove di decollo e di hovering a punto fisso. Il pesante mezzo di Zalo, colpito dallo spostamento d'aria si sarebbe capovolto proiettando il monarca verso terra sul suo seggiolino eiettabile uccidendolo sul colpo, tesi mai sufficientemente smentita, mentre la versione ufficiale dice invece che la morte di Zalo fu attribuita ad un guasto meccanico occorso al suo Doomsday durante una missione di prima linea. In ogni caso il Wotan in questione, non potè fregiarsi di alcun trofeo commemorativo poichè al ritorno alla base fu distrutto immediatamente da alcune cariche piazzate dagli artificieri ribelli in quanto il campo stava per essere occupato dalla Brudershaft. Infine, per completare il quadro, non si hanno notizie dei due piloti che lo condussero in quella missione, nè i componenti della squadriglia di scorta ebbero mai da aggiungere nulla a quanto si disse in via ufficiale, ammantando l'Operazione Asgaard di quella patina di mistero che la cela ancor oggi.
Ultima curiosità: pare che il nomignolo Wotan fu scelto per assonanza con la sigla in codice VTN attribuitagli dalla casa Costruttrice.

Cenni sul modello

Decisamente il più grande modello in cartoncino che abbia mai realizzato,(80 cm di apertura alare) il Wotan è stato un po' una sfida con me stesso e secondariamente con il tempo, in quanto nato per essere un regalo di Natale, aveva come data di consegna un giorno improrogabile per ovvie ragioni. Primo mio modello ad avere una seria struttura interna, ha impegnato gran parte del mio tempo nella pianificazione delle fasi di costruzione, presentando ad ogni fase qualche imprevisto che ho dovuto affrontare generalmente di notte, dopo cena e in una serie di weekend durante i quali il resto delle mie occupazioni è passato un po' in secondo piano. In ogni caso ne è uscito un gran bel modello, peccato che le foto non gli rendano giustizia. :-)

sketch

Cenni sul disegno

Disegnato sulla base di modelli già realizzati in passato e basato sostanzialmente sulla cellula del Golem, l'unica parte che ho dovuto progettare completamente è stata l'ala. Il disegno qui sopra rappresenta la primissima versione della fusoliera, che inizialmente doveva essere unica con due motori alla sua destra, in configurazione assimmetrica. Poi, per semplificare il disegno finale ho optato per la simmetria speculare, costruendo due fusoliere:-))

Cenni sulla foto

Questo è il massimo che si possa ottenere dalla mia povera digitale. Fossi riuscito a finire il modello con un giorno di anticipo avrei potuto usufruire della reflex di un mio collega, ma purtroppo quando ho avuto la possibilità di usarla, al "mostro" mancavano ancora parecchi pezzi:-))

Gallery

back