SCHEDA TECNICA Veicolo:
Wespe II Hornisse |
Cenni storici Il
progetto Hornisse nacque quasi subito dopo l'esordio in battaglia del
Wespe.
Era stato constatato infatti che l'eccellente appareccho della Harsa-Vanenburg,
pur essendo superiore a quasi tutti i caccia avversari, aveva nella
sua stessa conformazione alcuni punti deboli che lo avrebbero potuto
rendere vulnerabile soprattutto da dietro. La complessa disposizione
dei piani di coda, infatti, se da un lato gli donava la sua eccezionale
maneggevolezza, dall'altra gli negava la visibilità del vitale
settore posteriore, quindi lo staff che lo aveva creato decise che per
risolvere i problemi riscontrati, bisognava intervenire radicalmente
soprattutto sulle dimensioni e nei piani di coda. Si decise così
di riprogettare l'intero aeroplano mantenendo gran parte delle proporzioni
soprattutto nella fusoliera, all'interno della quale furono sistemati
due nuovi serbatoi di carburante, necessari per alimentare i nuovi propulsori,
più potenti dei Walter del Wespe e già installati anche
sul nuovissimo Gripen, che stava svolgendo in quei giorni i suoi primi
voli operativi. La modifica più appariscente riguardò
i piani di coda, che furono raccolti più vicino al cono terminale
della fusoliera e racchiusi fra due grandi derive a sezione disassata
e particolare cura fu dedicata al posizionamento dei motori, che essendo
di sezione molto grande, per evitare i problemi di visibilità
laterale riscontrati nel Gripen, furono sistemati coricati sul fianco,
in un primo momento con i potenti Hammer D900 all'esterno e i più
piccoli D400 B sulla parte interna, soluzione che fu ribaltata a partire
dai modelli del secondo lotto. Cenni sul modello L'Hornisse è un modello vistoso anche se non molto fantasioso, visto che per elaborarlo mi sono rifatto ai disegni già archiviati del Wespe. Però, rispetto al suo predecessore è un pochino più realistico e sinceramente l'impostazione dei piani di coda mi piace di più, oltre ad essere effettivamente meno ingombrante. Rispetto al Wespe inoltre è fornito di regolare carrello d'atterraggio (eh sì, i miei primi modelli ignoravano il problema del tornare a terra, prima o poi!!) e di una livrea divertente, quasi chiassosa, che ahimè lo avvicina ancora di più ai modelli di Star Wars e all'incomparabile X-Wing! Se però Lucas mi chiedesse di inventargli un nuovo caccia... :-)) Cenni sulla foto Non è una foto artistica nel senso stretto del termine, ma, a parte l'estremità alare destra che è rimasta fuori inquadratura, rende bene l'idea del modello, con i suoi colori e le sue particolarità...:-)) Gallery |