Cenni
storici
Nato come risposta all' Haginoki Ronin non si fece attendere
troppo a lungo: da una diretta esperienza sul campo di
battaglia e dalla osservazione dell’agilità
del bizzarro antagonista del Vimana,dal cilindro del capo
progettista della Halbertstadt, il famoso Kurt Tank, uscì
anch’esso in pochi mesi il CL I, un vero e proprio
carro armato volante.
Similmente al Ronin, il CL I Uhu era un aereo a tutti
gli effetti, con notevoli superfici alari e con insospettate
capacità stealth.
Inizialmente in grado di contrastare ad armi pari il Ronin,
al quale opponeva una formidabile difesa passiva, ben
presto, a causa della sua scarsa manovrabilità,
fu costretto a ripiegare su impieghi non meno importanti
ma che ne sfruttassero appieno le sue effettive potenzialità.
Bocciato come intercettore puro, trovò la sua consacrazione
come aereo da attacco al suolo, con la nuova denominazione
di CL II Raven, affiancando e addirittura sostituendo
il superlativo DO X55 in operazioni anche di un certo
rilievo, come l’assalto alla piana fortificata di
Lehari,
nella seconda metà del conflitto.
Strutturalmente massiccio, pesantemente corazzato, armato
al limite delle possibilità della cellula portante,
non fu mai una macchina superlativa, ma fu presente in
quantità ingenti per tutta la durata delle ostilità
e su tutti i fronti, dove fu sempre apprezzato dagli equipaggi
per la sua eccezionale capacità di assorbire i
colpi continuando a volare.
L’unica cosa sempre mal sopportata dai piloti fu
il posizionamento del cannone Kroopp 102/B, che per ragioni
di praticità e anche per ridurre la sezione frontale
fu posto letteralmente fra le pedaliere della carlinga.
In pratica il pilota aveva il sedile proprio sopra l’affusto
dell’arma ed era circondato dai generatori Voss,
le vere e proprie munizioni del 102/B.
Le varie versioni del Raven non riuscirono a migliorare
sensibilmente la situazione, anche perchè i risultati
ottenuti con quella particolare configurazione non lasciarono
spazio a cambiamenti che ne potessero diminuire l’efficacia.
Tra le varianti più importanti, quella biposto:
inizialmente concepita per l’addestramento e denominata
CLIIA Narvalus, divenne in seguito l’abituale
compagno d’avventure del DO X55 Doomsday nei raid
notturni dell’ultimo anno di guerra.
Un buon terzo dell’intera produzione fu sostenuto
dalla Avery-Mars di Nuova Berlino, denominato A-M
CLII, e singolarmente destinato per la
sua totalità al Sonderkommando Nemecek. Non mostrava
evidenti differenze dal Norbeertstadt, del quale infatti
era l’esatta replica.
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Cenni
sul modello
Il
modello del CL II nacque da un disegno a mano libera e
poi da un'esercitazione di disegno con un programma di
fotoritocco. Entrambi non erano capolavori (davvero???),
ma mi dettero comunque l'idea di cercare di realizzare
qualcosa con il programma CAD che avevo appena acquistato.
Quello nella foto è in assoluto il primo modello
uscito in quel modo: la colorazione è data dal
cartoncino usato e da un quarto d'ora di ispirazione con
un vecchio pennarello carioca... Il modello di prova,
realizzato in carta da fotocopie ha effettivamente volato,
anche se, devo ammettere, in volo rovesciato!!
Da qualche parte devo avere il disegno in scala 1/20 da
stampare su un formato A3... Qualcosa mi dice che probabilmente
non avrebbe grosse difficoltà a veleggiare per
un po', anche a volo livellato! :-)