Cenni
storici
Uno dei più famosi idrovolanti dell'intero conflitto
nacque curiosamente da una serie di progetti tutti derivanti
uno dall'altro e via via fu bombardiere in picchiata,
pilon racer e successivamente caccia imbarcato, forse
l'unico a poter essere definito tale dell'intero conflitto,
e operò sui pianeti Oceanici del sistema minerario
di La nel corso della Piccola Guerra del 1907.
L'attuale Draken, nacque da una precisa specifica ministeriale
della Fratellanza che richiedeva un caccia dalle elevate
prestazioni, in grado di operare da portaerei allora in
fase di progettazione sia volanti che marine, che avesse
una limitata apertura alare e che per contro non fosse
dotato di nessun tipo di ripiegamento delle ali, richiesta
questa in parte giustificata dalla necessità di
produrre un velivolo di semplice manutenzione e di altrettanta
facile costruzione senza dover ricorrere a materiali strategici
di costo elevato.
Alla gara d'appalto parteciparono solo industrie minori,
dalla scarsa capacità produttiva, in quanto le
Case maggiori erano già impegnate nello sviluppo
di altrettante macchine di qualità superiore, come
il Wespe
e successivamente il Gripen
e l'Hornisse
per quanto riguarda la Harsa Vanenburg e del Goblin
da parte della Norbeerstadt. Ed è proprio
da un vecchio prototipo dalla Norbeerstadt, denominato
Widder, acquistato dalla Hornet Enterprises di Canberra
e trasformato in un famoso racer che nacque il Draken.
Questa piccola industria indipendente che annoverò
fra i suoi prodotti anche il non meno famoso idroplano
Merlin, da cui fu derivato il
Vampiro, aveva acquisito i diritti di produzione
del Widder alcuni anni prima, intuendone le potenzialità
e la possibilità di essere convertito in un Pilon
Racer. Il Widder era stato concepito dalla Norbeerstadt
soprattutto come bombardiere in picchiata , e aveva fra
le sue notevoli caratteristiche la velocità di
punta, pur dimostrandosi non esattamente all'altezza proprio
nel ruolo per cui fu concepito, in quanto oltre i 60°
gradi di picchiata tendeva ad andare in vite. Tenuto conto
anche e soprattutto dei suoi difetti, la Hornet ottenne
lo sfruttamento del progetto con possibilità di
modifica, e nel maggio del 1911 il nuovo prototipo, denominato
XHo 2 Draken, privato dei freni aerodinamici sulle ali
e modificato sensibilmente nella parte posteriore e negli
impennaggi fece il primo dei test di volo, conquistando
via via nuovi record di velocità nei mesi successivi.
La trasformazione in caccia dell'ottimo racer ottenuto
fu semplice e non richiese estese modifiche, in quanto
il Draken ereditò dal Widder tutte le caratteristiche
tecniche necessarie per ridiventare un aereo da combattimento,
serbatoi autosigillanti compresi e spazi in cui disporre
le armi e le relative munizioni alla radice delle ali
principali.
In base a queste caratteristiche e alla scarsa concorrenza
riscontrata, il progetto della Hornet vinse l'appalto,
nonostante fosse presentato da una Casa non appartenente
alla Fratellanza.
Per manifesta impossibilità di avviare la produzione
in larga scala dell'aereo, e per ragioni strategiche,
in quanto appartenente ad una Confederazione neutrale,
la Hornet fu costretta a vendere i diritti di produzione
del Draken alla Norbeerstadt che rivedendo in parte il
progetto originale senza modificarne le ottime caratteristiche,
ne avviò la produzione di serie, e rinominatolo
No 26 Möwe lo destinò alla Kriegsmarine ed
alla sua nuova flotta di portaerei in partenza per il
Quadrante di La.
Il Möwe fu un aereo di buone caratteristiche, seppur
di difficile pilotaggio, in quanto l'elevato carico alare
e la grande potenza del propulsore lo rendeva inadatto
a piloti di scarsa esperienza, ma il teatro dei pianeti
Oceanici, quasi del tutto privo di adeguata protezione
aerea se si eccettuano alcuni vecchi caccia di produzione
locale del tutto obsoleti, gli
HS Albatros, fu relativamente semplice per
i Möwe inviati dalla Fratellanza.
Come si sa la crisi fu risolta soprattutto al di sotto
della superficie degli oceani, dove si combattè
ben più duramente che nell'atmosfera, e i Möwe
non subirono molte perdite, se si eccettua il quasi intero
stormo di base sulla Admiral Nylasi, colata a picco con
i suoi aeroplani nel penultimo giorno di guerra.
La assoluta indisponibilità di terreni emersi non
sfruttati da coltura intensiva da dedicare alla realizzazione
di aeroporti, indusse le autorità del vittorioso
Sistema Minerario di La ad ordinare la trasformazione
dell'intero parco di Möwe preda di guerra e del successivo
contingente ottenuto come parziale indennizzo dalla Fratellanza,
in caccia idro, e l'incarico fu affidato ancora alla Hornet
Enterprises.
Furono sperimentate alcune soluzioni e alla fine fu deciso
per un solo galleggiante centrale, ai cui lati furono
poste due alette mobili che ne facilitavano il flottaggio,
il decollo e soprattutto l'ammaraggio. Fu valutata anche
la possibilità di dotarlo di due galleggianti retraibili
alle estremità delle ali così come era stato
fatto con successo con il Merlin, ma il prototipo così
realizzato ebbe un grave guasto meccanico proprio nel
sistema di retrazione dei galleggianti e precipitò
in mare, dopo aver denunciato pericolose vibrazioni in
fase di virata stretta.
Le caratteristiche del rinominato Draken seppur appesantito
dal grande galleggiante, non furono molto penalizzate,
in quanto si fece un accurato lavoro di pulizia aerodinamica
dell'intera cellula, che riguardò soprattutto la
parte anteriore del velivolo. Alcuni esemplari, denominati
Ho 26 A Sea Draken, dotati all'interno del galleggiante
di un nuovo serbatoio e di un impianto radar di scoperta
avanzata aria-sottomarina sono tutt'ora utilizzati lungamente
in pattugliamento a bassa quota alla ricerca di eventuali
minisommergibili spia della Fratellanza con la quale i
rapporti sono tutt'ora piuttosto tesi.
Tutti gli esemplari di idrocaccia Ho 26 Draken sono inoltre
dotati di bulloni esplosivi che permettono un veloce sgancio
del galleggiante in caso di ingaggio di entità
ostili.
L'esemplare ritratto nella foto, già della Kriegsmarine,
appartiene tutt'ora al 23° Fighter Group di Lesewa,
su Ocean II, e sfoggia non senza orgoglio, le insegne
del Sistema Minerario di appartenenza, più noti
come le insegne de "I Pirati di La" conservando
curiosamente i logori colori originali identificativi
dei Möwe della Kriegsmarine imbarcati sull'Admiral
Hansen sulla cappottatura del motore e alla radice delle
ali.
Cenni
sul modello
Il
modello, che qui appare nelle due versioni è nato
come caccia terrestre e come al solito senza una collocazione
precisa del carrello. Fino all'ultimo doveva essere tradizionale
con i bracci pricipali sistemati nelle semiali anteriori
e uno più piccolo al di sotto del cono del reattore.
L'idea successiva, che è diventata la definitiva,
ma solo per un modello, ha visto l'arretramento dei carrelli
anteriori nelle semiali principali, creando così
una amplissima carreggiata, adatta all'appontaggio sulle
portaerei e il posizionamento del secondario sulla parte
inferiore delle derive posteriori. Il disegno generale
è uscito da una serie di modifiche successive di
un'idea iniziale che doveva molto alla linea generale
del Vought Corsair II degli anni quaranta e che successivamente
si è appiattita più sul famoso Gee Bee degli
anni '30, un racer reso famoso anche da alcuni film, uno
fra tutti, Rocketeer :-)
Il secondo esemplare, il Draken, è nato per risolvere
in maniera definitiva il carrello e devo dire che da idrovolante
funziona meglio del tradizionale con carrello a ruote,
almeno, a me piace di più!
Particolare curioso: la calandra sul motore ricorda molto
la maschera di Hannibal Lecter, che dona all'apparecchio
un'aria tutt'altro che rassicurante...
Cenni
sulle foto
Ancora
una volta le foto non rendono giustizia ai modelli, troppo
da vicino, manca l'idea d'insieme... Ok, la prossima spesa
sarà una nuova fotocamera digitale :-)... Per quanto
riguarda la coccarda del Sistema Minerario di La che si
può ammirare accanto alla scheda tecnica, qualcuno
mi ha fatto notare che assomiglia un po' troppo alla coccarda
della Ribellione di Star Wars. Sebbene sia un accanito
fan della Saga, devo dire di non averla notata molto nei
film. In ogni caso, il simbolo di Skywalker e compagni
è rosso ed è un po' più spesso, non
ha il tridente ma una specie di fiore, pur avendo una
forma vagamente somigliante...Che mi abbia copiato????
:-))
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